Prosegue con considerevole dedizione e cognizione di causa il discorso artistico portato avanti dal duo toscano NEIM, che col brano Il mondo in una bolla affina ulteriormente il proprio estro compositivo dotandolo sia di delicatezza esplicativa che di docile, funzionale e assolutamente mai eccessiva ruvidezza espressiva.
Il mondo in una bolla, infatti, si fa strada deliziosamente attraverso un pop alternativo di stampo cantautorale ma ben stratificato e coscienziosamente rivolto a una predisposizione artistica che fa ampio uso di una fascinazione per la melodia pura, in netta sintonia con la necessità di sperimentare con gli strumenti e con la matrice gustosamente elettronica di certi arrangiamenti solo apparentemente secondari o di contorno.
Il sound complessivo di un progetto come NEIM trae sicuramente spunto da molto pop elettronico di stampo '80 – Depeche Mode in primis con diramazioni verso il Gahan solista o inquilino di casa Soulsavers, ma anche modernizzazioni a metà strada fra 30 Seconds To Mars e Placebo più metodici e quadrati – pur dispiegando la propria anima verso orizzonti gustosamente inclini a certe soluzioni dichiaratamente aderenti al formato canzone più classico. Caratteristica, questa, che dunque non esita a condurre il duo anche verso ballad – come in questo caso – direzionate su sponde elettro-wave e synth pop in grado di strutturare un discorso sonoro con tendenze dark e un lirismo magari non particolarmente calibrato in termini di resa poetica, ma efficace per arrivare al punto della questione laddove il suono si concentra sull'evocare spettri e mettere a fuoco specifiche situazioni emozionali – molto ben delineate anche da efficaci intermezzi classicheggianti.
In base a simili suggestioni, sarebbe molto utile considerare l'approccio artistico complessivo sulla base di lavori sulla lunga distanza che speriamo non tardino ad arrivare.
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