Atlantide è il titolo del secondo album solista di Simone Pireddu, in arte Bujumannu, artista eclettico con ben sedici anni di carriera alle spalle. Nel 2005 iniziava il suo percorso da frontman con i Train To Roots, una delle band di riferimento del nostro panorama reggae, pubblicando una serie di dischi culminati in alcune collaborazioni eccellenti, da Clementino a Levante, passando per Bunna ed Eugenio Finardi.
Pireddu da solista aveva pubblicato un solo album nel 2013, intitolato Fatti Trasportare, realizzato attraverso una campagna di crowdfunding grazie alla collaborazione dei fan. In questo nuovo capitolo, Bujumannu ci propone un lavoro di tredici brani che hanno ancora lo spirito di una volta, un viaggio attraverso le calde sonorità della musica in levare e del funky groove. Lo scopo del disco è ancora una volta quello di divertire, nonostante i risvolti introspettivi che inevitabilmente si rivelano attraverso l'ascolto dei brani. Materiale buono per infiammare le dancehall di mezza Italia, compresa la Sardegna, la magica terra natale cantata come luogo mistico tutto da scoprire. Da segnalare le sonorità che spaziano attraverso la tradizione reggae e funk degli anni '70 e '80, da Bob Marley fino alle influenze di Sly And The Family Stone.
Il ritorno in scena di Bujumannu è ancora una volta un disco da ballare in spiaggia, adatto più che altro agli amanti del genere.
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