Arriva da Parma il professore e musicista Davide Zilli, che alimenta il seguito delle precedenti release “Coinquilini” e “Il congiuntivo se ne va” con un nuovo disco di inediti dato alle stampe in apertura di 2022; il terzo capitolo discografico si intitola “Psicanaliswing”, licenziato attraverso Cosmica, label di Daniele “Bengi” Benati (davvero volete farmi credere che non ricordate i Ridillo?).
La proposta d'ascolto si compone di otto trace la cui produzione è affidata a Riccardo Di Paola; a scandire gli snodi della tracklist, le collaborazioni con le Sorelle Marinetti, Paolo Rossi e l’Orchestra di Mirko Casadei che ben identificano il perimetro artistico d'azione di questo long play. Come si evince a partire dal titolo, il filo conduttore è lo swing, nella sua forma più obliqua e stralunante: atmosfere alla Bongusto e temi d'attualità si incontrano per restituire tinte pop la cui urgenza espressiva è riconducibile al cantautorato. Lontano dall'esercizio di stile attorno a un preciso genere musicale, Davide Zilli risulta personale, scanzonato il giusto e chirurgico nella sua critica alle storture della società moderna. Il fruitore si trova a vivere degli agili saliscendi tra argomenti universalmente noti e sfaccettature che dal personale trascendono per risultare condivisibili, generando un processo di collaborazione tra chi ha plasmato queste parole sul pentagramma e chi invece è chiamato a cliccare il tasto play per scoprirne di più.
E si finisce per apprezzare e ripetere tutto da capo quando sopraggiunge il silenzio: è il potere curativo della musica, ed è la seduta di analisi che ci offre l'artista che ha apposto la firma su “Psicanaliswing”: molto più di un album di genere, talmente apprezzabile che sarebbe gradito un dosaggio più massiccio e continuativo, dottore.
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