Un invito alle calde sere d’estate, al ballo, alla condivisione, al movimento del corpo e all’abbattimento di ogni distanza sociale.
I due anni di restrizioni per l’emergenza Covid che stiamo vivendo hanno segnato ogni aspetto della nostra vita e delle nostre relazioni umane, così come il nostro rapporto con la musica che ascoltiamo e che, con molta difficoltà, riusciamo a vedere dal vivo.
Ascoltare un disco di musica popolare come “Na bona stella” dei Patissa Musica Etnica Popolare ci fa un effetto strano, a cavallo tra la nostalgia e la voglia di ricominciare a fare definitivamente quello che a cui da troppo tempo siamo costretti a rinunciare.
Perché i nove brani che compongono il terzo album della band calabrese sono un invito alle calde sere d’estate, al ballo, alla condivisione, al movimento del corpo e all’abbattimento di ogni distanza sociale. E’ proprio per restituire questo clima gioioso e privo di barriere che l’album è stato registrato in presa diretta: non perfetto tecnicamente ma certamente pieno di energie positive e dell’approccio il più possibile vicino ad un’esibizione live.
Un disco folk dalle sonorità classiche e vicine alla tradizione del territorio crotonese, ma carico della vitalità e dell’energia di chi è abituato, con la propria musica, ad unire le persone e a intrattenere il pubblico. In attesa che “Na bona stella” ci aiuti tutti a lasciarci alle spalle tutte le difficoltà di questo lungo e strano periodo.
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La recensione Na bona stella di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-10 11:58:20
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