Prova d'ascolto frenetica e muscolare per l'esordio di Artizhan: rotte geografiche coincidono con suoni esperienziali in un'opera caratterizzata da forte coerenza.
Nuove strade creative e nuova musica giunge da Francesco Cozzolino, che veste il moniker Artizhan per pubblicare ufficialmente il suo nuovo primo passo con questa nuova progettualità: si intitola “Breaks From The V.” il long play che inaugura la collaborazione con la label milanese Apparel Tronic.
Disponibile da pochissimi giorni, la proposta d'ascolto è composta da dieci brani impreziositi dalle featuring di Marcello Coleman e Clay LeReve, per un disegno sonoro dai perimetri ben definiti: radici urban lasciano fiorire influenze club-oriented di quelle più serrate, fra drum'n'bass, jungle e breakbeat per una spasmodica corsa geografico-creativa fra Napoli, Detroit, Londra e Nuova Delhi. Tutte coordinate ben precise, che negli snodi della tracklist si lasciano apprezzare per organicità e robusta coerenza: il filo conduttore non accenna a diminuire di tensione fino al sovraggiungere del silenzio, regalando ai timpani una performance muscolare e tonica di Artizhan, che non si piega alle ambasce del debutto mostrando di saperci fare forte di una conclamata esperienza di lungo corso.
“Breaks From The V.” si archivia come un disco che rispetta i crismi dei vari generi musicali coinvolti ma non rinuncia a prodigarsi per dare un valore aggiunto all'intera operazione: merito di Francesco Cozzolino che si inventa un nuovo corso incisivo e pienamente funzionale. Rotta spedita verso ulteriori sviluppi mantenendo sempre la sua, imprescindibile, coerenza artistica.
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La recensione Breaks From The V. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-12 01:37:01
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