Da Medola la parola è tutto. Ma anche la musica non è da sottovalutare
Quando parte Nevicare, la sesta traccia di di casa e altre avventure (bellissimo titolo, per altro, di Giulio Cantore, tutto pare andare al posto giusto. La voce del cantautore di Medola è, infatti, quella che si può definire magnetica e, pur quasi assente, l'arrangiamento, veramente ridotto all'osso, è perfetto per "portare" le parole dell'artista folk. Perché in fondo per il disco in questione stiamo parlando proprio di questo: di un un mondo ridotto all'osso, di un mondo contadino, di un mondo musicale dove la cosa più importante è togliere piuttosto che aggiungere.
E perdonate l'entusiasmo, che vi assicuro sincero, di fronte a canzoni come Pane. Mi rendo perfettamente conto di non stare ascoltando nulla di così tanto nuovo, anzi qualcosa di molto tradizionale, ma tutto questo è fatto veramente a regola d'arte. Certo mi rendo conto anche io che l'inizio dell'album non è così squillante e anzi proprio l'incipit, per così dire, del disco presta il fatto a più di una critica. Eppure poi arriva la seconda parte dove, in pratica, Cantore non ne sbaglia una. Pane, ad esempio, che ho già citato, per tanti potrebbe suonare come scontato, perfino passatista in un certo senso. Per me, invece, è un pezzo caldo, scritto bene e cantato meglio. E tanto mi basta, almeno per oggi.
---
La recensione di casa e altre avventure di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-25 00:00:00
COMMENTI