Mara Sattei
Universo 2022 - Pop

Universo
26/01/2022 - 01:35 Scritto da Marco Mm Mennillo

Mara non bluffa, unisce i codici di vecchio e nuovo in una congiunzione astrale tra pop e urban.

Ricordo una vecchia intervista di Giorgia che, raccontando del passaggio da interprete a cantautrice, sosteneva di inseguire, più che il significato, il suono delle parole. È una delle prime cose che ho pensato quando un paio di anni fa, ho ascoltato la voce di Mara Sattei dalle Nuove Registrazioni: un suono completamente inedito. Ora che trap e urban hanno infettato tutti i generi, cambiandoli anche in minima parte, abbiamo visto decine di cantanti pop strizzare l’occhio per apparire contemporanei. Mara Sattei non bluffa, non ne ha bisogno, appartiene completamente alla scena.

Universo, il suo primo album, mostra al massimo i punti forti della cantautrice, aiutata dalla produzione di Tha Supreme riconoscibilissima anche quando si sposta dal genere di riferimento. Un album vocalmente difficilissimo, nessuno potrebbe cantarlo perchè Sattei governa senza problemi metriche impervie e scale melodiche difficilissime, da cui scivolare è un attimo. E fà niente che in alcuni punti fa capolino il “cantare in corsivo” nei brani più integralisti – Tamigi, Shot, Antartide – perchè ci si abbandona al “suono della parola”, col valore aggiunto che anche i testi hanno importanza nella loro timida consapevolezza. Una poetica che avevamo già incontrato in Altalene, raro caso di Urban in 6/8, con quegli enjambement che tolgono il fiato. Su quel solco tornano queste canzoni, esattamente al centro tra pop contemporaneo e forma canzone classica, una formula quasi commovente.

Parentesi in duetto con Giorgia è un gioiello di unione tra i due mondi, quasi un passaggio di testimone: come Giorgia negli anni ’90 ha mescolato la musica italiana con un cantato di ispirazione americana per poi passare a un cantautorato che partiva proprio dalle sonorità fonetiche, allo stesso modo Mara Sattei coniuga tradizione e female pop oltreoceano. Il feat. con Giorgia è il vero capolavoro dell’album – tra le collaborazioni con Carl Brave, Gazzelle, Tedua, ThaSup – e mostra quanto potrebbero darci anche alcune voci del nostro pop classico se solo osassero di più con le produzioni.

Intro ed outro sono uguali ed opposti: si parte dal piano pop semplice per arrivare – attraverso la quasi dance di 0 Rischi nel Love, l’R&B anni Zero di Ciò che non dici – alla perfetta sintesi di Perle. Mara Sattei unisce i codici di convenzionale ed innovativo, di "cantato in corsivo" e vocalità incredibile, di vecchio e nuovissimo. Una congiunzione astrale per cui, in questo Universo tutti i pianeti sono perfettamente allineati.

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