Dieci tracce dalla forte anima psichedelica, un viaggio all'interno della dimensione onirica dell'essere umano.
Credendoti Montagna è il titolo dell'esordio discografico di Nicolas Zullo, cantautore toscano originario di Viareggio passato dagli studi di filosofia all'avventura della produzione musicale.
In uscita per Ibexhouse con la supervisione artistica di Alessandro Fiori, il disco si compone di dieci brani selezionati all'interno di un calderone di idee nate a cavallo tra il 2019 e il 2020. L'album segue come filo conduttore quello di voler indagare la dimensione onirica dell'essere umano, e lo fa proponendo tracce dalla forte anima psichedelica. L'impronta è essenzialmente anni '60, con uno sguardo attentissimo al cantautorato italiano dell'epoca e alle ultime rivoluzioni stilistiche di artisti come Andrea Laszlo De Simone e Lucio Corsi. Tra riferimenti di chiara matrice battistiana ("Aiutami") e altri che si rivolgono a sonorità più affini a Lennon-McCartney ("Credendoti Montagna"), Zullo trova spazio anche per inserire episodi più scheletrici ed essenziali come "Eravamo Noi" e "Fondamentale", brani affini alle melodie irresistibili di Dimartino . Sensuale e affascinante, il percorso psichedelico dell'artista toscano è in grado di prendere percorsi più raffinati in brani come "Strano Siero" e "Se Fossi", evocando i fasti di Syd Barret e Kevin Ayers ma senza dimenticare il Battiato delle orgini, che torna a risplendere in tracce come "Stupore".
La canzone d'autore di Zullo si riveste delle sue dimensioni più primitive e trascendentali, in un viaggio tra feedback, chitarre e synth che avvolgono l'ascoltatore in un vortice di atmosfere colorate ma essenziali, intime. Il cantautore toscano è già una promessa.
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La recensione Credendoti montagna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-18 00:00:00
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