Ghiaccio a Treviso, è Stefano che, messi in soffitta alcuni precedenti progetti creativi, decide che è il momento di giocare in primissima persona confezionando brani inediti: una buona quantità degli stessi finiscono per confluire in “Un giorno tutto questo ci farà ridere”, long play edito per Dischi Soviet Studio su distribuzione Believe.
Un titolo a metà fra il mantra e il monito, per un lotto di dieci canzoni che hanno tanto da raccontare: scrollandosi di dosso la polvere di stelle tipica del dream pop, queste tracce sono foriere di un nucleo concettuale tanto personale quanto condivisibile. Sono momenti di quotidiano venuti fuori nel diffondersi di una pandemia, parallelamente al termine di un percorso di studio universitario per tentare, con tutte le forze, di muovere i primi passi in quella strada oscura e impervia che è il mondo del lavoro. Nel mentre, c'è una relazione importante che finisce. Suona come qualcosa di già vissuto, vero?
Personalmente sì, e voglio metterci la mano sul fuoco che ben più di un paio di timpani finiranno per riconoscersi tra le spaccature di Ghiaccio, che sotto sotto ha un nucleo rovente, pulsante di sentimenti, passioni, sogni che (si spera nel più breve tempo possibile) finiranno per realizzarsi. Questo disco suona come qualcosa di ben noto, ma al tempo stesso riesce a dare un valore aggiunto alla significazione della musica popular che è sempre più adesa alle tessiture electro.
Ciò che non ti ammazza ti fortifica, ed è assolutamente vero che “Un giorno tutto questo ci farà ridere”. Non so qual è la data da cerchiare sul calendario, ma mi auspico anche io, a determinate condizioni, di vedere arrivare quel giorno, prima o poi. Nel frattempo, click su play e proviamo ad alleviare i pensieri con questo disco.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.