Esordio che cerca di parlare della situazione attuale, senza però risultare convincente.
Memories from a long time ago è il primo disco del progetto di Domingo S. Myself, un album che vuole essere il diario di sfogo del cantautore. Le sonorità vanno dal pop al rock, con effetti più o meno sperimentali, creati soprattutto con la sovrapposizione di strumenti come tastiere e chitarre, che nella maggior parte delle canzoni non riescono a creare melodie armoniose o interessanti.
I brani sono scritti in inglese ed italiano, in alcuni casi unendo le due lingue, in altri dividendo il testo in due metà speculari in cui si cerca di lanciare lo stesso messaggio, una lunga riflessione sulla situazione attuale che cerca di rimanere all’interno di confini ironici ma, nel momento in cui esce al di fuori di questi, entra in una polemica sterile.
In Keywords vengono enunciate parole chiave utilizzate per parlare della pandemia in questi ultimi due anni, ma non riescono a mandare un vero e proprio messaggio d’impatto, mentre altri brani criticano vari aspetti della situazione politica e delle decisioni prese in modo poco approfondito.
Il cantato in inglese e le basi cariche di troppi elementi tra loro differenti bloccano anche il tentativo di comunicare in modo chiaro come reagire ed immaginare il futuro.
Un’operazione molto personale nel racconto, poco efficace sul piano della realizzazione per le scelte stilistiche.
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La recensione Memories from a long time ago di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-14 20:43:00
COMMENTI (1)
@LucreziaLauteri
Grazie per la recensione.
Come reagire e immaginare il futuro??
Memories of (non from) a long time ago è un tentativo di osservare l'umanità, prendendo spunto dagli episodi attuali, senza (spero) cadere in retorica propagandistica e rimanendo mediamente distaccato.
Comunque, ripeto, grazie per avermi dedicato più di mezz'ora, il che non è una cosa semplice.?