Già se il tuo gruppo si chiama Adirondack un po' di attenzione ti verrà rivolta. Da una breve ricerca sul web: dicesi Adirondack una sedia per giardini o ambienti esterni totalmente fatta di legno; dicesi Monti Adirondack una catena montuosa, prolungamento degli Appalachi, che attraversa lo stato di New York. Per come stanno le cose è bello pensare che la band brindisina si chiami come una sedia.
Nel loro singolo All Those Days Are Gone, uscito ormai più di un anno fa, avvengono strani incontri stilistici. Sembra che i Beatles di Eleanor Rigby abbiano fatto un piccolo incidente con gli Alice In Chains, e ne siano rimasti un po' vittima. L'intro, nonostante il testo faccia trasparire un dramma amoroso abbastanza intenso, riecheggia di sapori medievali, come un canto anglosassone di fine battaglia. Ma basta che subentri la batteria e il resto degli strumenti per portare tutto nella dimensione del rock anni '90. Davanti ai nostri occhi passano i primi Pearl Jam, una pennata mutata alla Foo Fighters, e la rabbia del già citato gruppo di Layne Staley.
Gli Adirondack se la spassano, e sguazzano in questo tardo grunge puntinato di drammi − forse un pelo eccessivi − con una sicurezza ammirevole, facendo presagire di potersi spingere un bel po' più in là, presto o tardi.
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