Fabryka, pressappoco come la famosa fucina di talenti di Oliviero Toscani. Non per nulla questo Ep è stato realizzato con tecniche da "catena di montaggio", quasi fosse una nuova campagna pubblicitaria Benetton. L'approccio non è forse una novità: già i Kraftwerk dividevano i compiti compositivi in modo da non far sapere alla mano di Florian cosa stesse facendo quella di Ralf, ma di sicuro è radicalmente differente rispetto a quanto normalmente ancora ci si aspetta da un gruppo musicale.
Personalmente credo che oggi questo sia l'unico modo per produrre musica "nuova": non per nulla i Radiohead hanno adottato questo modus operandi durante le registrazioni di un disco, nel suo piccolo innovativo, come “Kid A”. Certo, le sedute di brainstorming e le successive session solitarie non sono sufficienti a rendere buono il risultato finale. Come per il risotto, non bastano i porcini, bisogna anche saperli cucinare.
È sotto questo punto di vista che trovo lo sforzo dei Fabryka lievemente altalenante, da una parte l'armonia di sapori degna di uno chef della nouvelle cuisine riscontrabile in "Handful of dust" e "Rainfall", dall'altra gli accostamenti sempre sapidi, ma forse un po' meno riusciti di "Hang on". Gli ingredienti infatti, presi ognuno per conto suo, sono sempre di ottima qualità: una voce femminile decisamente preparata, i suoni molto belli, le parti strumentali decisamente emozionanti.
Il livello medio si assesta comunque su livelli decisamente alti. Probabilmente ai Fabryka manca solo un pizzico di "pop" in più, per lievitare là dove nessun altro soufflé era mai giunto prima. Ma, d'altra parte, il gruppo sta ancora testando i suoi giocattoli.
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La recensione Testing Toys Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-08-03 00:00:00
COMMENTI (10)
...mi spiace non aver letto prima questa "rece"... Premettendo che questi T.T. ci sanno davvero fare, mi pare strano non trovare alcun riferimento a Bjork! Nel brano "Legoland" la somiglianza è quasi...irritante ;) Invece fortunatamente nelle altre canzoni non è così, anche se l'atmosfera dei dischi del "folletto islandese" rimane presente, probabilmente per via dei suoni (mi viene in mente soprattutto "Vespertine"). Comunque, bravi, vorrei vederli live!
ps: scusate, temo di essere stata "citazionista" anch'io :[
Sì, approvati!
Vedremo come sono dal vivo a Firenze [:
alla muncipale paicciono i fabryka...
la recensione è buona..anche se li butta a terra da un certo punto di vista... cmq ripeto che sono forti..soprattutto dal vivo.:)
Bravi i Fabryka, inoltre trovo che la loro cantante, seppur non la classica barbie,
sia alquanto arrapante, con la sua voce miagolante e quel musetto ingrugnito.
Mandero' al più presto un mio emissario affinchè entri a far parte del mio Harem.
Grande Simone! Ma grande davvero!
Ma..... tatini cari, dato che rockit è aperta alle nuove leve, perchè non scrivete una bella recensione di prova da mandare a Stefano ?
Così potete citare tutti i gruppi che volete per dare al vostro pubblico le coordinate per inquadrare la musica di cui state parlando.
Per quanto riguarda me, l'ho detto più volte, a me le recensioni citazionistiche fanno cagare. Odio chi mi cita dieci nomi di gruppi perchè non ha altro da dire sulla musica se non rimandi alla musica stessa.
Se leggi un mio pezzo e ti dico che una traccia suona come maionese, quella suona come maionese, non devo citarti "Mile long lump of lard" degli Orb per fartelo capire, che magari te gli Orb non li conosci e pensi "...azzo quanto è menoso 'sto tipo che scrive".
Suvvia, mi pare di avervi fatto capire che ci sono tracce meritevoli, il resto dovete scoprirlo voi ascoltando l'opera, la musica si ascolta, mica si spiega.
Irritato ha ragione!
Chi ha scritto questa recensione è chiaro che a parte i krafwerk di nome e l'ultimo cd elettronico di un gruppo rock (kid a)non aveva assolutamente le competenze per questa rece...
pazzesco
eppure i brani sono buoni, peccato la rece
Caro Meowww
Innanzitutto fottiti.
Secondo, non devo essere io a prepararmi prima di leggere una recensione, ma deve essere il recensore sufficientemente preparato per dare le coordinate fondamentali a chi non è un perverso dell'elettronica. Non parlo di cultura musicale, ma di cultura giornalistica.
Ma ti segnalo nuovamente la parte dopo l"innanzitutto". Non sarà segno di particolare cultura in generale, ma diamine che liberazione, davanti a un fighetto stronzo come te.
8 1/2 a questo ep che rasenta la perfezione
Meowww
Caro Irritante
fatti una cultura di musica elettronica e poi ne riparliamo...
Irritante è non riuscire a capire di che diavolo di musica si tratti.