Solo Colpa Mia è il titolo del primo album in studio di Parker, artista napoletano con un passato da chitarrista nei Quasar.
Parker si mette alla prova con un disco solista che risente parecchio delle influenze legate all'itpop italiano del decennio ormai passato. Le note iniziali di 7:30 sono un discreto omaggio a tutto quel filone che lega Calcutta a Tommaso Paradiso, Coez a Gazzelle. Il resto del disco procede sulla stessa falsa riga, con arrangiamenti semplici e ritornelli orecchiabili. Quello proposto è un mood malinconico che si associa ad un cantautorato intimo e autobiografico, caratteristiche ormai tradizionali del genere. Poche eccezioni (Il tuo cane Oz, Tokyo) propongono una variazione sul tema che porta ad alzare la qualità generale dei brani proposti, andando a regalare dei momenti tutto sommato gradevoli (si ascolti anche la bersaniana Renoir).
Il debutto discografico del cantautore napoletano resta molto ancorato ad una forma canzone che funziona sempre, nonostante la golden era dell'itopop sia bella che passata. Fra ritornelli piacevoli e melodie nostalgiche, Parker ci accompagna in un ascolto leggero che, come nella miglior tradizione del pop italiano, scivola via senza problemi nel giro di una mezz'ora. Certo, manca probabilmente il brano indimenticabile, ma siamo di fronte all'ennesimo prodotto confezionato su misura per essere cantato live e per finire nelle giuste playlist. Scusate se è poco.
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