CranìaGiustapposizione2022 - Pop, Elettronica, Ambient

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Tra cantautorato ed elettronica con tendenze dark wave, l'Ep d'esordio firmato Cranìa pone le basi per un discorso artistico di alto livello

Dopo due singoli uno più interessante dell'altro e, soprattutto, già in grado di mettere in tavola le carte necessarie per affrontare un preciso e dettagliato discorso futuro (Stomachion del 2020 e A fondo del 2021), è ora il momento di assaporare Giustapposizione, il primo lavoro sulla media distanza firmato Cranìa.

Cantautrice lombarda di notevole talento sia produttivo che performativo, Cranìa – al secolo Francesca Cominassi – fonda il suo progetto artistico su solidissime basi cantautorali intrise fino al midollo di sonorità elettroniche piacevolmente tetre e oscure, al punto da rendersi quasi indispensabili per il dispiegamento non solo di attrazioni emotive irrinunciabili, ma anche di tematiche particolarmente delicate e importanti, molto difficili da trattare attraverso l'utilizzo di mezzi propri che non facciano riferimento a vuoti e futili stilemi convenzionali.

L'impostazione di partenza, nonostante la condizione di totale libertà quanto a indipendenza produttiva, trae spunto comunque da situazioni sostanzialmente classiche per struttura e approccio esecutivo, ma a fare la differenza è la spiccata capacità di personalizzare estetica e contenuto attraverso diramazioni elettroniche anche non del tutto prevedibili e adeguatamente al servizio della ricerca di un mood complessivo. Ciò che ne consegue è un Ep di quattro brani agilmente suddivisibile in due ipotetiche facciate, una più votata alla forma canzone e l'altra più libera di espolorare territori elettronici non particolarmente sperimentali ma senza dubbio di pregevole fattura sia sonora che contenutistica.

Mentre, dunque, l'incipit affidato a Come caramelle affronta approfonditamente un certo esistenzialismo individualista sulla scia di un'elettronica cantautorale con tendenze anche trip hop un po' alla Meg dei primi lavori solisti – ma meno psichedelico, in Cosa è cambiato? si affermano tematiche diaristiche su incursioni atmosferiche ambient quasi a mo' di Radiohead ma declinate sempre secondo formati canzone più in direzione ballad a firma Elisa che di stampo prettamente formale. Ma è con Kafka che fanno irruzione coinvolgenti tappeti elettro-dark-wave in direzione comunque di fruibilità radiofoniche pop odierne, seppur con livelli qualitativi ben più riflessivi e utili, mentre la chiusura affidata a Stradae certifica anche un certo interesse per ritmiche semi-techno su oscurità elettroniche ancora più profonde e trascinanti.

Senza alcun dubbio un lavoro di ottima sostanza che merita di essere seguito da ulteriori sviluppi anche più ampi in termini di esplorazione sonora.

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La recensione Giustapposizione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-10 15:56:00

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