Jaren
Don't Judge, Listen 2022 - Trip-Hop, New-Wave, Breakbeat

Don't Judge, Listen
09/04/2022 - 00:32 Scritto da Davide Bonfanti

Esordio che combina felicemente diverse influenze, tra elettronica, trip-hop e alt-rock.

La descrizione presente sulla pagina Rockit di Don’t Judge, Listen, disco d’esordio del collettivo bolognese Jaren, recita: “Il sapore e le atmosfere sono quelle dei Radiohead e dei Massive Attack ma anche di una certa New Wave, senza dimenticare la pista.” Ammetto che leggere dei riferimenti così variopinti mi ha suscitato una certa perplessità; e tuttavia, seguendo l’invito del titolo del disco – perfettamente indirizzato ad uno scettico come – ho deciso di sospendere il (pre)giudizio, e di fare in modo che fosse l’ascolto del disco a crearmi un’idea in testa, senza altri condizionamenti.

Ed effettivamente, lo strano miscuglio funziona: i Jaren riescono con questo esordio a costruirsi una propria nicchia sonora, riconoscibile e personale. Lo fanno grazie a brani come l’opening track Yle, quasi due minuti di trip-hop che sterza nel finale verso lidi più ballabili; o anche la successiva Mojo, uno strano ibrido tra la discosinteticità dei Daft Punk e il post-punk più ballabile dei New Order. Che dire invece dell’indie-dream venato di psichedelia di Bounce di Riace? O di Telephone Molinella, uscita da qualche hard-disk dimenticato in giro dai Placebo una decina di anni fa? A dispetto della varietà dei riferimenti, sorprende l’elusiva coerenza che attraversa l’album, un filo rosso che ci ricorda ad ogni momento che questo è l’universo musicale dei Jaren.

Don’t Judge, Listen è un invito all’apertura mentale e musicale, a non rinchiudersi da soli dentro recinti precostituiti. Ci stimola invece a metterci in gioco, a fare un passo verso l’altro per cercare di capirlo meglio: solo in questo modo, infatti, si può godere appieno di un disco. I Jaren sono qui per ricordarcelo.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.