L'esordio del misterioso musicista trentino passa per una polverosa e nostalgica strada, avvolta da atmosfere emo lo fi dalla voce distorta
Su una strada offuscata dalla nebbia milanese, nelle prime luci dell'alba, una sgangherata auto macina chilometri, portandosi dietro una scia nostalgica di pensieri e vividi ricordi. È la Tangenziale ovest del trentino Palma de Majorca, misterioso artista nato "dalle ceneri di un vecchio progetto che non ha mai visto la luce". Ma non fatevi ingannare dal richiamo mediterraneo nel suo nome d'arte: Palma di Majorca, almeno in questo suo primo singolo, riesce a unire rarefatte sonorità lo fi impolverate da un malinconico alone emo con esasperate distorsioni hypercore nella voce, il tutto in un brano che non super i 2 minuti e mezzo di durata.
Tangenziale ovest rievoca, nel suo testo essenziale e frammentato, una separazione imminente che dentro di noi è già avvenuta, in cui il viaggio in macchina diventa tanto il viaggio "verso Quinto Romano, verso la rottura" è allo stesso un modo per fuggirne, scapparne lontano. C'è tutto il dolore e la consapevolezza di un amore destinato a finire, a cui si aggiunge quella sensazione di immobilità di fronte al caos che ci scuote dall'interno. È ciò che si trova attorno a noi spostarsi, come se fosse la strada a muoversi, mentre noi ci troviamo immobili, testa appoggiata al finestrino e sguardo perso nel vuoto. "Non aver paura", si sente, come una carezza, nel finale, cercando di ritrovare un punto di equilibrio dopo che è passata la tempesta.
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La recensione Tangenziale Ovest di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-09 16:00:00
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