Il progetto L'ora di religione compie passi in avanti traendo linfa dalla sua forma canzone per progredire in arrangiamenti e soluzioni discorsive
Gioca bene le sue carte, l'identità veronese che si cela dietro le sembianze del progetto L'ora di ginnastica. E lo fa con tutto il desiderio umano necessario affinché umori e sensazioni contrarie al sentire comune possano prendere vita e reclamare il proprio posto nell'olimpo delle idee a cui attribuire forma e contenuto comunicativamente preponderante.
Come spiegarsi altrimenti l'efficacia di un tassello quale Etere, pedina concettualmente in sintonia con le altre espressioni singole del nostro, ma capace, nel suo caso specifico, di compiere importanti passi in avanti tanto nella scrittura quanto nella disposizione delle intenzioni sonore, qui meglio schierate in vista di eventuali e ulteriori diramazioni future.
Etere, infatti, gioca molto abilmente con la potenza emotiva di un folk cantautorale che chiama a raccolta un certo alternative rock d'oltremanica per generare un flusso melodico delicato ma anche intenso, corposo, sonoramente ben congegnato attraverso solide strutture ritmiche dal sapore deciso e mai asservito a pur coese e importanti dinamiche acustiche.
La densità del tutto, qui, non appare neanche giostrata su soluzioni uniche ma dispiegata saggiamente su scelte polimorfe magari un po' forzate ma necessarie a distillare un alone di mistero e, al contempo, godimento di sensi. Situazione catartica, questa, coadiuvata anche da testi semplici ma diretti, efficaci nel conferire quel sentore sulfureo da 'spleen' tumefatto intriso di fallimento innalzato a unico spiraglio di riscoperta interiore e conseguente rinascita di anima e corpo.
Decisamente interessante, speranzosamente lungimirante, sicuramente propositivo e umanamente sincero nelle intenzioni. Da tenere d'occhio.
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La recensione Etere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-14 18:48:06
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