Una pista da ballo dal tocco italico, folgorante mistura di dance music ad opera di Mille Punti
Il nuovo disco di Mille Punti è una sorta di folgorazione. Il ritorno della religione rivelata per eccellenza, il dancefloor tinto da sala da ballo anni di fine anni '70. La retromania che riesce stranamente a non puzzare di muffa, ma che dal minuto uno al minuto trentadue crea un micro vortice traducibile molto semplicemente in un urlo che diventa festa, più precisamente un Supervintage Disco Rave.
Il verbo non è univoco, soltanto il piglio non cala mai, accompagna lungo tutta la durata in modo talmente deciso che verso la fine non si percepisce quasi il cambiare delle tracce, tutto scorre in tutto in modo oliatissimo. Nel party di Eddi e compagnia c'è posto per tutta la dance di cui si ha bisogno. Lui, capitano di una navicella spaziale da museo o parco divertimenti, si prodiga nel ruolo di guida dei suoi personalissimi Village People senza risparmiare trenini, ma non disdegna di sfilarsi in più momenti e assumere le vesti di un Sandy Marton de noialtri, rigorosamente con i baffi, come impone un famoso verso degli Elii.
Partendo da universi chiaramente anglofoni Supervintage Disco Rave riesce ad approdare nell'agonizzante Pianura Padana, ricordando ai tanti e legittimi estimatori del french touch che il "tocco italico" esiste, ed è quella formula che fa sì che Diamanti non sia la Go West dei poveri. Il tocco italico è una nota nemmeno troppo velata di malinconia nelle frequenze della voce, nel modo di cantare dietro gli occhiali da sole. Un segno di umana debolezza che sfocia in una richiesta così semplice che di questi tempi sembra utopia: stare bene. Il rimedio di Mille Punti sono percussioni che accompagnano la fine dei brani, i ritornelli che si aprono con le tastiere, un club che si stacca per un attimo dalla realtà e si mette a respirare.
I people from Magnolia danzano sulle note di chi sa toccare le corde alle profondità giuste, con storie ermetiche come quella di Libano o con le promesse lasciate nell'aria di Ritorneremo. Forse la promessa sta per concretizzarsi, e questo noi implicito che evoca una collettività necessaria è sul punto di tornare sulla sua pista, per brillare nuovamente.
---
La recensione Supervintage Disco Rave di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-07 00:58:13
COMMENTI