Di una cosa va data atto. Pur essendo al loro esordio, gli Yosh Whale hanno le idee chiarissime. Infatti con Tornano Sempre le coordinate della band appaiono già chiarissime dopo una manciata di canzoni. C'è tanto soul ma anche dell'elettronica mischiata al rock all'interno dei loro componimenti, con tracce quali Fiore o Rondine, forse il loro migliore pezzo, che manifestano una capacità non da poco in fatto di arrangiare in modo possente e squillante. Tuttavia, nel prosieguo di un disco che regala altri passaggi felici, come per esempio Mare, un dubbio è venuto in mente: gli Yosh Whale sono un meccanismo perfetto che però non cambia mai, o cambia troppo poco, registro.
Infatti l'impressione che ho avuto, almeno per il modo nel quale io fruisco della musica, è che la band, nonostante sia al suo esordio, non abbia dato spazio alcuno e a un pizzico di ingenuità né ad alcun grammo di "giusta follia" che da un "primo disco" ci si poteva aspettare. E invece è tutto ragionato e calmo, iper-definito e scontornato a dovere. Per una band che ha l'idea di rendere "ogni brano un racconto di un volo dietro le cose, aldilà del reale dove la realtà si trasforma lentamente in voli incantati tra mura di case o su palazzi di periferia" la troppa compiutezza potrebbe rappresentare un difetto. Per me è stato così: avrei preferito qualche sbavatura in più che dona emozione piuttosto che un quieto trascorrere delle situazioni di pezzo in pezzo.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.