Intimista. Scarno. Pulito. Elettrotrance anni ’80 che gira intorno alla new wave, con suoni freddi e ripetuti, un’ipnosi invernale che spinge il piede a portare il tempo. Questi Chemical Brothers pugliesi costruiscono brani che giocano abilmente fra campionature e synth, ricordando atmosfere Depeche Mode ma decisamente più asciutti, una sequenza di immagini meccaniche tra luci bianche intermittenti, con la voce che percorre la base assecondandola, mordendola a volte, con gusto. Molto gradevole "Looking back", un inizio psichedelico con voce effettata che lascia poi spazio a sonorità tipicamente eighties, un viaggio tra note discendenti che accompagnano pensose inevitabili ricordi. Un buon lavoro, ben registrato, elettronica incisiva e avvolgente con spunti di riflessione, tra slanci pop e venature dark, accelerazioni e pensieri fissi. Venerdì sera, in auto da solo, il primo freddo: ottima colonna sonora Scientist&cynic.
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La recensione Primatoid di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-07-03 00:00:00
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