Otto brani di cantautorato rock-blues diretti ed essenziali.
Inizia con l'esplosiva "Jack Johnny" il quarto lavoro discografico di Alvise, rocker veneto che torna a pubblicare un disco di inediti a due anni di distanza da Bad Mood,Bad Weed,Bad Week....
Sin dalle prime schitarrate è lecito chiedersi se per caso il nostro device si sia sintonizzato a tradimento con le frequenze di Virgin Radio. Alvise, infatti, sembra proprio quel tipo di musicista cresciuto a pane e rock americano: dopo le esperienze con la band nu metal Dead For A Minute, l'artista veneziano ha deciso di intraprendere un percorso solista più "radiofonico", di cui questo album omonimo costituisce un esempio lampante. E così ci troviamo dentro il rock-blues desertico di "A Mid High" e le atmosfere post-grunge di "Roses", il riff spiritato di "Super Intense" e una serie di ballate lo-fi come "The Boy In The Spider Webs"e "Mirrors". Molte volte i brani non arrivano a tre minuti e la scelta non può essere più azzeccata, spesso è meglio essere essenziali e diretti.
Il nuovo lavoro di Alvise è un concentrato di influenze che pescano dal blues e dal rock alternativo made in USA. I brani arrivano subito e non si lasciano affondare da particolari manierismi, la ricetta ideale per chi ama le chitarre elettriche ma anche gli ascolti disimpegnati.
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La recensione Alvise di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-12 00:00:00
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