Come se i dettagli di un racconto o un romanzo fossero incastonati in una canzone
Marco Buccellato in arte Boccanegra è un cantautore nato nel '97 e cresciuto a Genova, che nel suo primo album ha inserito dieci canzoni, una per ogni momento di una giornata, percorrendo il filo conduttore del tema della luce e lasciandosi ispirare dalla riviera di Sori. Per fare tutto questo, il giovane autore ha creato composizioni ricche ed elaborate suonando basso, chitarre e percussioni ma occupandosi anche di cori, orchestrazioni e voci. Non mancano poi batteria, violino, violoncello, trombone e tromba. Alla produzione e agli strumenti, inoltre, si sono affiancati in maniera preziosa Nicola Sannino e Filippo Cuomo Ulloa.
Così La luce è spenta è il ritratto notturno di una città, una via, un lampione, una ragazza, una stanza, un'insonnia: il risultato è interessante e ricercato, tale da far accettare volentieri anche l'utilizzo di un lessico che nel panorama della canzone contemporanea - immediata, purtroppo quasi usa e getta - potrebbe sembrare fuori luogo. Il buio continua fino alla prima alba con le immagini urbane di Hopper.
Bouxwiller disegna con stupore francese un primo incontro a suo modo galante, mentre Il sogno di Matteo unisce maggiormente racconto, ironia e orecchiabilità pop. Gorilla potrebbe sembrare una rielaborazione musicale di "King Kong", per poi rivelare un arguto snodo letterario. Dal canto suo Landau spicca per creatività, visioni e citazioni. È sera mette in scena una lunga festa teatrale sotto la Luna "a braccetto col gelo", da spezzare con una fuga sui tetti. La chiusura del disco è affidata alle sfumature funk rock di "Specchio".
La caratteristica principale dei brani è l'originalità: nell'attuale contesto di musica sintetica e liquida, Boccanegra sperimenta un approccio innovativo alla scrittura, con la metrica lasciata libera in qualche punto, come se i dettagli di un racconto o un romanzo si incastonassero in una canzone, come se la descrizione romantica di un tramonto diventasse arrangiamento (Per un'amica), come se una serata femminile sulla poltrona stanca fosse la pagina di un tascabile (Canzade).
Dal punto di vista "discografico", qualcuno potrebbe suggerire forse di rinunciare a qualche centimetro di narrativa in favore della forma canzone e della cantabilità. Ma questo eventuale consiglio sarebbe da seguire solo nel caso in cui ci fosse l'interesse a rendersi più accessibili a un ampio uditorio. Altrimenti va benissimo così.
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La recensione BOCCANEGRA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-24 23:11:00
COMMENTI (2)
@GIUMA Grazie
Un bel sentire, bisogna ringraziare questo ragazzo che riporta alla luce un misto tra cantautorato e poesia , molto piacevole il disco, sperando di trovare il cd fisico in giro, cosi da poter godere del piacere del suono appieno delle sue energiè. Bravo.