Undici brani di folk malinconico che guardano ai territori americani, senza mettere da parte un'attitudine alla malinconia tipicamente britannica.
Wander è il titolo del nuovo lavoro discografico di Sebastiano Rizzato, cantautore classe '91 che autoproduce e registra tutti i brani nel suo Golden Hour Studio.
Quello di Rizzato è un folk pop contemporaneo, figlio delle atmosfere desertiche americane tanto quanto di un certo tipo di malinconia tipicamente britannica. E quindi non c'è da stupirsi se brani come "Gone" e "Ask The Stones" sembrano un incontro clandestino tra Eddie Vedder e i Coldplay, con la supervisione artistica di Neil Young. Non ci sono territori inesplorati, piuttosto Rizzato guarda alla concretezza della forma canzone e all'asciuttezza degli arrangiamenti, puramente imitativa ma credibile e ben strutturata. Ne vengono fuori undici brani adatti alle giornate grigie, senza abbandonarne l'aspetto romantico. Non mancano i momenti puramente atmosferici (ne è un esempio la strumentale "Farewell") e nemmeno le digressioni più ampie e affini alla psichedelia (i cinque minuti tondi e vagamente pinkfloydiani di "Map To The Stars").
Rizzato ci propone un disco di cantautorato autentico, seppur con qualche difetto, in parte compensato dalla capacità di dare vita a brani profondi e dalle melodie agrodolci. Un piccolo passo avanti per un musicista completamente autonomo e indipendente, che rincorre il suo personalissimo percorso artistico senza condizionamenti di sorta.
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La recensione Wander di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-11 08:20:42
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