Helmi Sa7bi è per metà tunisino e per metà italiano, più precisamente genovese, e nel suo rap si sente tutto il sale e la ruvidezza che la scena ligure continua a regalare negli anni. A prescindere dal retroterra culturale, dall'appartenenza a diverse generazioni o dalle derive del proprio stile, c'è una vibrazione comune che identifica lo stuolo di genovesi alle prese con barre e beat.
Per quanto riguarda Helmi Sa7bi siamo al principio di un percorso. Il sound è grezzo e non cerca grandi compromessi col pop, nonostante la notevole incidenza degli ultimi ritornelli scritti. In HOUMA dopo un piccolo arpeggio di chitarra è la cassa dritta a dettare legge, insieme all'iterazione della frase "Poto torna a casa stase", un po' un monito per l'amico in questione, ma probabilmente anche la descrizione di un passaggio da una fase ad un'altra della vita, perché ormai il bambino è diventato grande.
Nelle maglie della produzione di Willy e Jiz, fatta di pochi suoni e riconoscibili, la voce di Helmi Sa7bi assume una luce che fa intravedere una piccola rottura che potrebbe avere il sapore della sofferenza, ma anche quello della voglia matta di iniziare un cammino, molto preciso. Un cammino che diventa col passare dei secondi una rincorsa di qualcosa, giù per i carruggi, masticando le strade del centro di Genova.
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