Sette singoli alla giusta distanza tra leggerezza e profondità, "tanto alla fine è tutto un gioco per noi"
La giornata insieme a Ben Cavendish comincia subito bene con "La colazione", anche se forse la coda ambient smorza un po' troppo il ritmo iniziale della tracklist, per continuare poi con "Perdo tempo": al centro dei testi ci sono le incertezze della vita quotidiana e delle relazioni personali, ma sempre all'insegna dell'orecchiabilità e del piacere di cantare. D'altra parte, dall'alba del mondo, la malinconia e l'ironia possono costituire strumenti molto efficaci per comunicare e arrivare al cuore di tante persone.
"Memory Lane" esalta quindi l'abilità dell'autore nel passare con disinvoltura e spontaneità dal Pop a metriche più rappate, fino all'Urban, mentre "Asfalto" conferma la sua capacità di trasformare un punto di vista personale in un micro-cosmo universale, in cui gli ascoltatori si possono immedesimare riconoscendo trasversalmente le proprie emozioni: quella sorprendente magia prende corpo anche nella traccia "2DNTT/solitosabatosera".
Il buio delle ultime ore della giornata avvolge così dolcemente la parte finale del lavoro, dal piacevole duetto con Ashes in "Sollievo" alla "Buonanotte" strumentale in chiusura. Il progetto rappresenta il primo EP del cantautore e producer Eugenio Grilli in arte Ben Cavendish, classe 1998: i sette brani sono tutti potenziali singoli, in cui il lieve accento romano è una cifra stilistica. Questo artista giovane e promettente è dotato di una grande capacità di scrittura e di una bella creatività, attraverso cui sa realizzare motivi orecchiabili che si adagiano alla giusta distanza fra leggerezza e profondità, "tanto alla fine è tutto un gioco per noi".
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La recensione Solito Sabato Sera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-30 23:12:37
COMMENTI (1)
Grazie Francesco