Racchiude in se stesso tutto quanto si può chiedere ad un demo d’esordio.
Veramente bello questo demo-tape omonimo autoprodotto dei Verdena, trio (Alberto+Roberta+Luca) proveniente dalle valli bergamasche. Racchiude in se stesso tutto quanto si può chiedere ad un demo d’esordio. L’accattivante veste grafica fa solo da contorno agli undici pezzi registrati, peraltro veramente bene e rigorosamente in italiano.
Si apre con "Fuxia" che ci abbaglia con intrecci di voce e chitarra clamorosamente in stile Nirvana (di cui i nostri non negano di essere fans), seguita da "Fiato Adolescenziale" che stupisce per la dinamica linearità con cui ci obbliga a battere il piede per tenere il tempo.
E’ il turno di "Nella Schiuma" che, dopo una partenza sospettosa, si evolve in un rauco grido di ribellione, la quale lascia il posto a "Zoe" che ci ricorda come il rock italiano abbia ancora delle buonissime carte da giocare.
E’ comunque "Bambina In Nero", uno dei gioielli del demo, che ci avvolge in piacevolissime e laconiche atmosfere. Già questo sarebbe più di quanto chiediamo, ma "Mormorio Mucoso" sembra dia di nuovo il via alla cassetta con rabbiosi riff di chitarra e ritmiche serrate; segue poi "Memo Box" che risulta essere un pezzo invidiabile per la trascinante struttura compositiva.
"Sara", dopo un’introduzione a base di liquide chitarre ci travolge con un muro sonoro che non lascia scampo; "Bevimi" è forse l’unico pezzo un po’ sforzato che comunque si lascia piacevolmente ascoltare, cede il passo a "Blu Ninive" che da vita ad un’incredibile sciabordio di chitarre accompagnate mirabilmente da un’imponente quanto irresistibile groove di batteria. Chiude giustamente il demo "Omnia 2241" che fa il verso ai colossi Melvins da cui si discosta per l’angosciante background a base di guitar-noise e rabbiosi urli di disperazione.
Se avete amato i Nirvana adorerete i Verdena che incredibilmente giovani danno sfoggio di una maturità musicale più unica che rara.
Siamo di fronte ad un demo-tape imperdibile che ci spinge a girare lato e riscoltarlo a raffica ogni volta che finisce... e scusate se è poco.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1997-11-11 00:00:00
COMMENTI (1)
Decisamente una band con poco avvenire....