Rock graffiante nella sua forma più pura ad accompagnare un viaggio indietro nel tempo verso un passato ancora nitido.
Uno specchio all’interno del quale osservarsi, guardarsi negli occhi e far riemergere tutti i ricordi, anche quelli più difficili da elaborare: è questo il concept dietro il nuovo lavoro dei Lu, un viaggio nel passato e nei momenti che anche a distanza di anni appaiono ancora luminosi e nitidi.
All’interno de Lo Specchio troviamo diverse declinazioni di rock classico, molto spesso tendente al blues, con riff di chitarra duri e graffianti, che ricorrono in modo costante come segno distintivo.
Ad attirare da subito l’attenzione durante l’ascolto, anche perché distanti come sound dal resto, sono By My Side, la cui melodia avvolgente esplode solo a metà pezzo verso sonorità più aggressive, e Proxima, brano con cui l’album si chiude, acustico, interessante scelta per ritrovare un equilibrio sonoro.
Altra sorpresa che si incontra lungo il percorso è Barche di Carta, dove protagonista diventa la voce di Eleonora Elettra Zanotti, che guida alla perfezione un racconto malinconico ed evocativo.
Nel complesso il nuovo disco dei Lu risulta ben costruito a livello di melodie e suoni, ma in diversi casi l’intensità raggiunta attraverso gli strumenti, non risulta altrettanto d’impatto nei testi, dove le intenzioni alla base del lavoro non sempre riescono ad essere colte in modo chiaro. A volte l’impostazione troppo classica impedisce ai brani di crescere e travolgere rivelando tutta la loro potenza.
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La recensione Lo Specchio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-20 21:24:00
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