Barba Negri Ziliani Orpheus in the Underground 2022 - Rock, Jazz, Classica

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Il trio Barba Negri Ziliani, tra suoni classici e derivazioni elettroniche, torna con il secondo album: Orpheus in the Underground

Orpheus in the Undreground, secondo album del trio jazz Barba Negri Ziliani si presenta subito come un lavoro che punta al moderno, unendo al genere di impianto tratti del rock e della musica elettronica. È chiaro già dall'opening, la title track, il cui intro sfiora il noise, con suoni elettronici e disturbi di fondo persistenti. A questi si aggiunge Mike Trewhella, la cui voce distorta, sembra uscire dallo speaker di un registratore portatile.

Le anime del lavoro si rendono ben manifeste in Ricercare, che nel finale sfocia in un solo di arco, ultradistorto, suonato come una chitarra. Anche la batteria si fa più pestata, sia nel suono che nell'interpretazione. Dopo il tripudio sono di Ricercare (tema, fuga a 4, ripresa)Three Pipe Problem, quasi un intermezzo, ci accompagna olte, coi suoi silenzi e il minimalismo degli strumenti.

Arriviamo così a Maida Vale Night Rhyme. Il brano è impreziosito dal contributo di Fulvio Sigurtà alla tromba e da un nonetto misto di archi e fiati che creano la giusta dimensione e la giusta resa quasi orchestrale, d'obbligo anche visto il titolo: nome del quartiere sede degli studi della BBC. Qui il ruolo di solista passa alla tromba, che intona melodie romantiche e malinconiche, creando un'atmosfera che tende molto più al classico rispetto al resto del lavoro. 

Dopo l'intimità romantica di un sabato sera londinese di Maida Vale Night Rhyme, il giusto prosieguo non poteva che essere Sunday Off (Where Shall We Go). La domanda tipica degli innamorati che vogliono passare la domenica fuori: dove possiamo andare? Qui gli strumenti sembrano divertirsi in fraseggi corti e rapsodici che lasciano il posto, via via, a interventi sempre più lunghi e complessi in un clima tra l'allegro e il raccolto. 

Il trio, composto da Riccardo Barba (pianoforte), Federico Negri (batteria) e Nicola Ziliani (contrabbasso), riesce a creare il giusto amalgama tra generi, stili e mood. Un mix che diventa una sorta di viaggio sonoro tra passato e presente, tra jazz bar e club underground. 

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La recensione Orpheus in the Underground di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-29 23:45:00

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