I vent'anni di carriera di Diana Tejera non sono passati invanì, anzi. Basta infatti ascoltare un pezzo quale Why per convincersi di come Libre sia un disco pop importante, con una nota malinconica evidente e che proprio da essa trae la sua forza. Tejera non è certamente un'artista appena affacciatasi sul palcoscenico, ma anzi porta con sé tutta una "storia" fatta di tanti dischi e tanti concerti. Ecco, vi posso assicurare che, al di là di una parte finale non molto riuscita, questo bagaglio emozionale prorompe da ogni angolo di Libre.
True Life, ad esempio, è un'altra traccia che mette in evidenza le doti anche di interpretazione canora dell'artista, ponendo sotto nuova luce un disco che, man mano che prosegue, aggiunge sempre uno strato di complessità, un angolo ancora inesplorato per un'artista che, nel corso dei suoi anni di carriera, ha annoverato collaborazioni nazionali e internazionali (Tiziano Ferro, Angela Baraldi, Nathalie, Barbara Eramo, Patrizia Cavalli, Ana Carolina e Chiara Civello), fino alla scrittura di musiche per film e cortometraggi. Insomma un lavoro in cui perdersi, senza dubbio, nonostante una direzione pop sempre netta e chiara. Tante cose sempre belle per Tejera che senza paura del proprio lato fragile si mostra per quel che é: una cantante fatta e finita.
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