Eccolo qui il primo singolo di ODE, artista monzese cresciuto musicalmente tra Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Il brano, dal titolo Poco rumore, ci propone un cantato che si colloca tra il funk, il soul e l'R&B su di una strumentale marcatamente elettronica. L'effetto potrebbe ricordare a qualcuno le prime collaborazioni tra Davide Shorty e il Funk Shui Project: atmosfere idilliache e un suono che rende l'esperienza d'ascolto molto piacevole e distensiva. Ciò è dovuto all'alchimia che si viene a creare tra il cantato e la strumentale: la voce di ODE (al secolo Edoardo Rainoldi) è una voce calda e decisamente empatica che riesce a coinvolgere emotivamente l'ascoltatore e a trasportarlo dove il mood del brano intende fare.
La strumentale elettronica, prodotta dal dj e producer Yoisho, è a base di synth e campioni di cassa e rullante dal sapore R&B, con sapienti interventi di sassofono che contribuiscono in maniera determinante a rendere il tutto più caldo e toccante. Sistematicamente i suoni lunghi e dilatati del sax cedono spazio ad un ritmo più serrato, più coinvolgente e senz'altro più ballabile che trascina il brano su un registro decisamente più energico. È un brano che funziona, e l'alternanza tra sezioni più lente e altre più incalzanti riesce ad appassionare l'ascoltatore. Il testo esprime il disagio di chi, non sentendosi parte di questo mondo giudicato futile, vorrebbe solo sparire e per di più "facendo poco rumore". Tuttavia l'atmosfera che si respira non è greve e il brano non suona pesante né opprime chi ascolta. Al contrario lo coccola, lo stimola e lo fa ballare.
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