Composizioni evocative e sonorità vicine ad un immaginario cinematografico
La sensazione, ascoltando l’omonimo album dei Rio Sacro, è che i dodici brani strumentali che lo compongono si possano in qualche modo attraversare, oltre che ascoltare. Il loro sound infatti, è come un’andatura costante che svela lentamente paesaggi e territori.
Uno spazio quasi visibile, reso tale dall’incedere di composizioni estremante evocative e dalla scelta di sonorità vicine ad un immaginario cinematografico, spaziando dal folk al rock, passando per il blues. Suoni caldi e ritmi distesi, arrangiamenti essenziali e atmosfere sognanti, con le chitarre a guidare la carovana che percorre questa esplorazione in musica, da cui si emerge stanchi e soddisfatti, come immaginando di togliersi le scarpe dopo una lunga camminata, ammirando le stelle.
Il sorriso che ne scaturisce è il segnale inequivocabile che è stato decisamente un bel viaggio da fare.
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La recensione Rio Sacro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-04-12 18:19:28
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