Che schifo! Così volevo iniziare la recensione, perché la prima impressione è quella. Poi ho mediato sul solito: Ibrido_xN è un trio di giovani ragazzi e vengono da Civitavecchia. In tre, ognuno con il suo strumento, a proporre un qualcosa a metà tra i Subsonica e i N.A.M.B..
La prima impressione scritta qua sopra è stata provocata dalla lettura della tracklist e da un inizio disco che denuncia un uso dell’elettronica a dir poco anacronistico. Ma i titoli possono essere ironici e l’elettronica può essere fraintesa, non sempre si capisce al volo. Quindi mi rimetto all’ascolto. Le aspettative vengono nuovamente negate: “Tutti Vogliono Essere Alternativi”, dove si elenca come il pop (e in quell’istante la base diventa funky), la dance (cassa e charlie in levare), il rock (chitarroni), il jazz (sincopi) possano essere generi che distinguono chi li ascolta. Questo a critica di chi si vanta con i generi musicali. Il pezzo si conclude con un bel: ”la differenza non fa la differenza”. Mah…
Come se fosse il primo possibile demo dei Bluvertigo, “Ibridoperenne” mischia le chitarre un po’ pesanti, il basso quasi nu-metal e un synth che cerca di fare il suo per far diventare tutto più “rock-elettronico”. Un rock che non ha quasi più un contesto e che, se non fosse così azzoppato dalla banalità dei testi, potrebbe covare in questa sua carenza la sua migliore qualità. Associato alla voce stonata farebbe il botto. Purtroppo, mi ripeto, la banalità di testi e delle strutture non gli dà molte via d’uscita nel positivo.
Il demo termina con “Le Cose Non Cambiano E Tu Non Te Ne Rendi Conto” una ballata che vorresti suonasse come gli Orbital, ma che degli Orbital non ha quasi nulla, nemmeno la lunghezza. Finisce dopo quattro minuti. Forse è meglio così. Il mio giudizio non è, quindi, dei più positivi. Magari ci sono dei riferimenti che non ho colto, magari sono veramente ironici, sarà un attacco dadaista? Staremo a guardare in attesa di segni futuri.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.