Secret Sight
Here,everywhere 2022 - New-Wave, Dark, Alternativo

Here,everywhere
14/05/2022 - 17:14 Scritto da vanninifrancesco

Semplicemente un ep di nuova new wave! Vale la pena di ascoltarlo per capire quanto questo genere riesca a mantenere intatto il proprio carattere pur adattandosi ai canoni della contemporaneitĂ . Un colpo da maestro per una band dalla lunga vita!

Here, everywhere è l'ultimo lavoro dei Secret Sight, band con all'attivo altri due dischi e diverse date europee, evoluzione del progetto Coldwave.

Si tratta di una raccolta di quattro tracce, ennesima figlia concepita in tempo di pandemia da covid che racchiude quattro momenti distinti tra loro che però trovano coerenza e unità. Il genere è un'adrenalinica new wave con sonorità dark.

Musicalmente il disco si rivela immediatamente per ciò che è: un disco grintoso con profonda ricerca di sonorità anni 80 attualizzate sia riguardo le chitarre che suonano molto rotonde e meno affilate e dell'elettronica figlia di tecnologie migliorate e più pulite. Blooming ci lancia subito in medias res, senza preamboli o perdite di tempo. Second Thought ribadisce il concetto aumentando ulteriormente la velocità metronomica.

Batteria e basso sono forza pulsante allo stato puro, grazie anche a un'equalizzazione che cerca di emulare suoni ben precisi che chi conosce la new wave riconosce immediatamente. Si poteva forse osare di più nel punch del kick e nell'attacco del basso che meriterebbe un pizzico di metallicità in più.

Come accennato sopra, chitarre e tastiere sono la parte che riesce a trainare con più carattere queste canzoni nella contemporaneità. Le prime riescono a penetrare nel mix pur senza rinunciare a una rotondità piacevole e sanno contemporaneamente sfuggire alle orecchie diventando liquide e colorate. Le tastiere sono la spinta in più tra pad e soft lead mai acidi e ultra avvolgenti,

La voce, senza grande estensione vocale, risulta granitica e impostata come lo stile richiede. Trasuda carisma e sicurezza e viene ben spinta dall'effettistica, anche questa da manuale della new wave e da una presenza in primo piano nel mix (altro elemento che si discosta dagli anni della prima new wave in cui la voce restava più indietro).

Al livello di produzione il missaggio, come detto, strizza l'occhio ai canoni della contemporaneità, come è giusto che sia e questo fa si che non si ricada in vecchi retaggi fastidiosi della prima vera ondata di questo genere in cui ci si poteva facilmente imbattere in bassi sferraglianti, chitarre troppo affilate sulle alte frequenze e voci molto impastate di reverberi e troppo indietro nel mix. Il risultato è un lavoro molto compatto, dove ogni strumento si ritaglia il proprio spazio nello spettro sonoro, scolpendo il suono e rendendo tutto intelligibile.

In conclusione Here, everywhere è un ep maturo, ben studiato e ottimamente realizzato. C'è dentro tutta l'esperienza ed il mestiere dei musicisti che l'hanno suonato ed è un lavoro che salta fuori dal tempo e non si fa rinchiudere nell'etichetta di "revival" della new wave in quanto porta novità e freschezza al genere. L'ascolto risulta sempre adrenalinico, anche durante la ballata finale e tutto suona al posto giusto permettendo all'ascoltatore di godere in una ventina di minuti abbondante di ottima musica.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.