Un album coinvolgente, intimo e conviviale, in perfetto stile Foja. “Miracoli e Rivoluzioni” è sensibilità, ingegno, passione. Un progetto che consegna all’ascoltatore un immaginario che va vissuto con libertà e creatività
Dopo aver festeggiato, lo scorso anno, il primo decennale con il cofanetto “Dieci”, la band folk-rock partenopea è finalmente tornata. Dopo circa sei anni di attesa i Foja presentano, per l’etichetta indipendente Full Heads, un nuovo progetto, intitolato “Miracoli e rivoluzioni”, un album che apre un nuovo capitolo nella loro produzione, unendo profondità di sentimenti, critica sociale ed ecclettismo musicale.
La band, che ha trovato popolarità nazionale grazie al brano 'O sciore e 'o viento, ha realizzato tre album in studio e partecipato a diverse colonne sonore di lungometraggi di animazione, fra cui le canzoni realizzate per “L’Arte della felicità” e “Gatta Cenerentola”, candidate entrambe al David di Donatello come migliore canzone originale.
Il titolo del nuovo disco fonde insieme la dualità di una persona, di un popolo, di un tempo storico. Due facce speculari, da un lato la componente magica ed inafferrabile del miracolo, dall’altro la chiamata alla rivoluzione, al cambiamento: “Ogni giorno è un Miracolo. Ogni giorno può essere una Rivoluzione" è il sottotitolo all'album.
«Sono le due anime dell’album che rispecchiano l’essere di Napoli, città di grandi fedi e altrettante rivoluzioni sociali » - dichiara Dario Sansone, frontman della band - «Il disco si interroga sull’amore, inteso come miracolo, perché indipendente dalla nostra volontà, e su tutti quegli atti legati all’introspezione umana e sociale dovuti alle nostre decisioni».
Un album coinvolgente, intimo e conviviale, in perfetto stile Foja.“Miracoli e Rivoluzioni” è sensibilità, ingegno, passione. Un progetto che consegna all’ascoltatore un immaginario che va vissuto con libertà e creatività.
Attraverso dodici tracce si srotola il filo del racconto, tra vicende d'amore, di incomunicabilità, di libertà rese più intense dall'idioma napoletano e dall'impianto sonoro: mix vincente tra tradizione e modernità.
Sei canzoni d’amore e sei canzoni canzoni d'introspezione e indagine sociale. Le prime presentano un sound più acustico, le seconde sono più sperimentali ed elettroniche. In tutte le tracce traspare nitidamente la poesia napoletana più viscerale e schietta.I testi raccontano storie di alienazione e di riscatto, di dolore e di urgenza di rivoluzione, di amore nel suo significato più profondo e autentico.
Si percepisce un’accurata ricerca dei suoni. Al consueto impianto folk-rock si accosta un tripudio di tanti altri generi: blues, pop, rap, elettronica, musica leggera italiana. Il risultato è un disco di contaminazioni che si completano a vicenda. L’utilizzo di paradigmi differenti non intacca minimamente la musicalità che da sempre contraddistingue la discografia dei Foja.
Ad impreziosire il lavoro, numerose collaborazioni: Enzo Gragnaniello, voce e anima inconfondibile, presente in una profondissima ’Nmiezo a Niente; Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, nell’ironica e riflessiva A cosa stai pensando?; Clementino, nella struggente ballad Santa Lucia; il pianoforte di Lorenzo Hengeller nell’intensa Stella; la poesia di Alessio Sollo ne L'Urdema Canzone; Alejandro Romero, nella rilettura in napoletano di A mano ‘e D10S, dedicata a Diego Armando Maradona, alla sua rivoluzione sportiva e umana.
La copertina dell’album è la poetica e geniale opera del disegnatore e regista Alessandro Rak, amico della band, con cui collabora da anni.
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La recensione Miracoli e Rivoluzioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-04-24 17:27:32
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