Le quattro anime degli A N I M A fuse nell'omonimo debutto discografico, all'insegna della sperimentazione tra i suoni duri del rock e la malinconia della new wave
Gli A N I M A (Alfredo Sardiello, Daniele Antonini, Gianluca Massarotti, Marco Moglia) si sono formati a Pavia nel 2001 e, dopo vicissitudini e una reunion all'attivo, debuttano con un self titled. Tra nuove composizioni e brani ripresi dal passato della band, l'album riassume in sé tutte le anime della formazione, tra rock, hard e new wave.
Il risultato ricorda i grandi gruppi del rock italiano anni '90. La voce di Marco Moglia, in particolar modo, richiama alla mente, per una fortissima somiglianza, quella di Francesco Renga. Il nome dell'ex frontman dei Timoria non è citato a caso: la band di Viaggio Senza Vento è sicuramente tra le influenze degli A N I M A.
Le diverse componenti del sound di ANIMA trovano tutte il proprio spazio, emergendo a tratti dal mix che caratterizza l'album, in cui, comunque, sono sempre tutte ben distinguibili. Sicuramente la parte rock del disco, che caratterizza poi tutto il lavoro, è quella più evidente.
Anche le influenze new wave, però, si fanno sentire parecchio: il lavoro sulle tastiere (sia dal lato compositivo che di produzione) rende a dovere l'idea più originale del genere. Al contempo, anche le chitarre di alcune tracce si presentano sotto queste vesti: suoni cristallini e praticamente nessuna saturazione.
Tra gli otto brani in cui questa formula si incarna, quello che più si fa ricordare è Anima Patria: musicalmente, per quanto molto apprezzabile, non è lo spunto migliore del disco, ma a livello di testo è il momento più interessante. Nei versi, infatti, vengono evocate scene di desolante distruzione: "Nell'accampamento c'era un fuoco al centro, ora è tutto spento", a cui segue il ritornello: "Anima, non si fermerà".
Si direbbe a tutti gli effetti una dichiarazione d'intenti velata, neanche troppo, da una metafora. La Patria però, sembra essere un modo diverso di chiamare un luogo casa: l'accampamento, il fuoco che non brucia più, l'aridità. Leggendo i testi dei brani che precedono Anima Patria si può pensare che il brano parli di una relazione finita, di un luogo amato che muore e dell'anima che nonostante tutto non si ferma... "Neanche da te".
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La recensione ANIMA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-04-21 00:13:00
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