Un disco che punta sulla qualità dello stile compositivo, lasciando poco spazio al virtuosismo fine a se stesso.
Awaken è il titolo del nuovo lavoro in studio dei The Inside, trio lombardo formato da Emanuele Caldara (Voce e Chitarra), Davide Bonaventura (Basso) e Marco Giurintano (Batteria).
Il disco è composto da otto brani che esplorano una serie di sonorità a metà strada fra il rock alternativo e il metal di stampo moderno. La title-track, posta in apertura, si regge su un riff di chitarra che ricorda parecchio la scuola anni'80, accompagnato da una voce che riprende i tratti melodici e più "puliti" dei frontman d'oltreoceano. Anche "Castaway" sembra andare nella stessa direzione, tra influenze di stampo Maiden e "cavalcate" sonore dal tipico dna metallaro, aprendo la strada alle sonorità più moderne e vagamente industrial di "Interstellar Delyrium". Le atmosfere si rilassano soltanto con "No Man's Land", che ci porta in territori oscuri ma melodicamente raffinati, con il risultato di essere uno dei brani migliori del disco per composizione e struttura (riprendendo vagamente lo stile dei primi Avenged Sevenfold).
Nel suo panorama, Awaken sembra essere un disco generoso e compatto, costituito da una serie di elementi che stanno in perfetto equilibrio tra loro. La band lombarda, pur non facendo gridare al miracolo, si muove attraverso un alternative-metal ormai consolidato negli anni, facendosi apprezzare per l'efficacia dei pezzi e delle strutture compositive.
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La recensione Awaken di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-30 08:14:44
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