Otto tracce strumentali capaci di raccontare una storia o comunque di lasciarla immaginare
Perché LO-FI? La domanda di The Moral Suasion è lecita e la cortese risposta è che, in effetti, l'album del duo strumentale spazia con qualità tra i generi e le sfumature, dal rock al pop fino all'elettronica e al funk. "Con incoscienza e amore" ma soprattutto con le loro chitarre e il computer, nel disco Toldo e Mora hanno dato mostra della loro visione musicale accogliente.
Mobilyo apre il lavoro mostrando l'arredamento, l'ambientazione: è una traccia strumentale in crescendo, che prima crea l'atmosfera all'ingresso e poi sale diventando elettrica. Se il secondo brano mette subito sul chi va là - attenta, Diane (Behareful, Diane) -, il terzo denuncia il piglio musicale delle proprie intenzioni già nel titolo: Here, take your funk back and go funk yourself. Il funky ritorna poi in Loviu, come a riflettere su quanto la forza dell'innamoramento possa essere incalzante.
In un progetto musicale senza parole come questo, i nomi delle tracce assumono una certa importanza, perché di solito offrono una possibile interpretazione del mood dei pezzi. Qui diversi titoli della tracklist richiamano l'inglese o al limite il giapponese ma ce n'è uno spiritoso e reggaeggiante in italiano che spicca: Berto, passa il carciofo.
Il brano Kostarika sembra rievocare ricordi, momenti e sogni di un viaggio in una terra attraente ed esotica, sdraiata al sole della bella stagione. Hagy-Taho è l'unico episodio in cui alle chitarre e al pc si aggiungono basso, piano, hammond e piano elettrico suonati da Jarret: l'esperimento mantiene il suo fascino e forse lo alimenta ulteriormente nella versione astropop.
Le otto composizioni di The Moral Suasion sono capaci di raccontare una storia o comunque di lasciarla immaginare. Così l'ascoltatore può diventare spettatore, costruendo un film di immagini mentali con cui assecondare i suoni dell'album. In conclusione resta un'unica curiosità: vale forse la pena di provare a metterci la voce, anche solo per gioco, in qualche caso? Giusto per vedere l'effetto che fa. Potrebbe trattarsi di un canto, di un racconto parlato o chissà che altro. Perché no.
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La recensione Perchè LO-FI? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-11 11:24:25
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