la dea del velo pietoso Il dio di vetro 2022 - Cantautoriale, Rock, Indie

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Elucubrazioni religiose di un one man band

La dea del velo pietoso. Il nome incute timore, a tratti reverenza. Il dio di vetro. Il nome del singolo non è da meno, e fa intendere che nell'orizzonte cantautorale di Angelo Francesco Natale la divinità, a prescindere dalla sua forma, ha una certa importanza, almeno come pretesto per scrivere. 

"Se proprio devo il vetro venererò", questo è il verso quasi aforismatico che emerge dal testo della canzone, e non è semplice trovare una strada di significato in mezzo a queste parole. La dea del velo pietoso sembra suggerire una via del dovere cultuale che stia tra l'irrazionale e il necessario. Bere ed alterare il proprio stato per stare a contatto con una divinità, ma allo stesso tempo convincersi, magari fino in fondo, che vale la pena rendergli omaggio in prima persona, senza mediazione altrui. 

Queste elucubrazioni religiose si fanno largo in mezzo a un rock sobrio e non particolarmente audace. Il basso sporcato da una lieve distorsione detta le regole del sound, rinforzato − o meglio forzato − dalle chitarre, che rimangono troppo ingolfate sotto effetti che lasciano poco respiro alla struttura sonora. Il merito della produzione è la totale autonomia di Angelo Francesco Natale, all'opera dietro tutti gli strumenti, drum machine compresa, e che porta a casa la pagnotta con l'aiuto vocale di Tania Bonannella. Il dio di vetro è un dio opaco, che ha bisogno di luccicare di più.

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La recensione Il dio di vetro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-27 12:43:57

COMMENTI (1)

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  • angelofrancesconatale81gmail.c 2 anni fa Rispondi

    "La dea del velo pietoso sembra suggerire una via del dovere cultuale che stia tra l'irrazionale e il necessario. Bere ed alterare il proprio stato per stare a contatto con una divinità, ma allo stesso tempo convincersi, magari fino in fondo, che vale la pena rendergli omaggio in prima persona, senza mediazione altrui." No, vabbè, il senso è totalmente travisato. Dei limiti del sound sono molto consapevole,del resto la registrazione è casalinga e realizzata con un mixerino digitale 8 canali. Si fa quel che si può in totale autonomia, come hai detto tu. Ad ogni modo grazie per la recensione.