Ed ecco qui da Livorno gli artisti del dopolavoro, gli impiegati del rock, i cantastorie della quotidianità. Credo che sia questo il modo migliore per definire i testi dell' ottima prova dei Virginiana Miller. Italiamobile è denso di immagini normali e situazioni comuni, rilette qualche volta in modo ironico, ma a dire il vero neanche troppo. Fin dalla prima traccia spunta il quotidiano telefonino, poi il cane chiuso in macchina ad aspettare, poi la guida turistica, il paziente d'ospedale, i parenti lontani... e così via. E' quasi un concept sulla disarmante banalità delle vite umane, fotografate in istanti tutto sommato inutili, stupidi, e spesso lontani dalle forti passioni... da qui l'ironia: invocano il peacemaker perchè dia una scossa al cuore, descrivono la routine quotidiana di una guida turistica (che è poi il lavoro del cantante se non erro...) che è costretta a dire sempre le stesse cazzate a gente che in mezzo alla folla segue una piuma di cappello o un ombrello... L'immagine che ne esce è un po' decadente, triste, ed è ripresa da un punto di vista più alto perchè ci si è accorti di come è il mondo e s'è rimasti un po' delusi: forse l'ironia può salvarci. La musica segue la strada di un pop rock che a volte cede il passo alle dissonanze e ad arpeggi oblqui, non è mai proprio energico, ma è piuttosto pacato anche quando c'è forza. Le note rispettano così bene le parole e danno enfasi ai testi che automaticamente risaltano: un buon lavoro, bravi ragazzi!
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La recensione Italiamobile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-10-11 00:00:00
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