Un'antologia di Maestri della chitarra nelle reinterpretazioni di Luigi Catuogno
La musa ispiratrice è l’archetipo chi fa da ossatura per MUSES, nuovo lavoro discografico di Luigi Catuogno, chitarrista caprese, classe ‘61, veterano dello studio della tradizione musicale europea e sud americana. Le muse ispiratrici sono i maestri della sei corde che abitano il suo retroterra musicale, una sfilza di numi tutelari di primo piano che vada a Astor Piazzolla a Pino Daniele, da Atahualpa Yupanqui a Django Reinhardt, i cui brani più e (o meno) famosi costituiscono la tracklist di questo album di reinterpretazioni, con qualche brano inedito e qualche collaborazione (vocale) sparpagliata nel mezzo. I riferimenti sono abbastanza variegati nel tempo e in uno spazio transoceanico, ma è chiara una preponderanza di sonorità mediterranee e latine. Dire latino è dire tutto e dire niente: in questo Mediterraneo esteso troviamo l’orgoglio di La danza del maiz maduro e La misionera,, la malinconia di Napule è e quella di Bachianinha, i virtuosismi manouche di Django e il canto solenne del tango di Piazzolla. Quella dell’album di reinterpretazione alla chitarra classica non è certamente una formula poco sentita, ma a favore di Catuogno giocano una selezione variegata e di qualità di classici della sei corde (che funzionano naturalmente meglio delle cover di canzoni, vedi Napule è), e la qualità dell’interpretazione. Gli arrangiamenti sono rispettosi e senza far perdere l’identità dell’album nella varietà stilistica degli originali, il tocco del Maestro caprese espressivo e convincente, non sminuito, anzi, da una registrazione che non nasconde un po’ di sporcizia e di “verità” dell’esecuzione su uno strumento di legno e corde.
---
La recensione MUSES di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-12 13:03:15
COMMENTI