Motherstone
Through The Paths Of Insanity 2006 - Dark, A Cappella, Nu-Metal

Through The Paths Of Insanity

Se il solo rock non è quanto basta offri il tuo culo all’aspetto più cupo dell’esistenza. Quei postumi di death metal incazzato, bastardo, come quando strappi ad un cane l’unica cosa che di buono ha, cioè l’osso.

Chitarre e casse robuste e potenti. Ma senza magnificare il pur sempre secondo demo strapieno di quelle urla che sembrano rutti post-cena. Tanto che la piccola Eliana, evidentemente più attratta dalla castità squillante massimo quanto i Lacuna Coil, si perde nelle minacciose flatulenze del socio cantante Giorgio. I parallelismi tra il mielato e il violento si sincronizzano perfettamente anche con la chitarra salda a quello che i Led Zeppelin insegnano, mentre la batteria sfiderebbe la scuola degli In Flames. Ovviamente con i dovuti parametri di modellini rimpiccioliti.

Insomma le 4 tracce di questo demo sono state prese in affitto dai dinosauri trash alla Slayer e i dai pensieri post-progressive orientati al senso del concreto spedito, accelerato e crudele. Poi però se ti onori anche della veduta del multimedia bonus track, si scagliano fuori, come pipistrelli da tutte le case stregate nei film horror, i diversi punti di immaturità. Dettagli disgustosi, e soprattutto la faccia bonaria dell’uomo dei rutti al diaframma. Ce n’é di make-up estetico nero da disegnare sotto gli occhi, ma questa prima bozza, discreta e bastevole, è un episodio primigenio di una band insana che gareggia rispettando i margini asciutti, ma alzando un po’ troppo la voce.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.