Disco strumentale in otto tracce, tra il classico e l'elettronico
Questo disco fotografa e riassume il percorso artistico di Bainmass compiuto durante i due anni prima della pubblicazione (2022). L'album è ispirato all'idea di movimento, e delle fasi in cui il movimento è composto, come ci suggerisce il titolo.
Gli scenari sono vari e Bainmass si dimostra in grado di produrre delle strumentali che possono essere anche molto diverse le une dalle altre, senza per questo risultare fuori posto.
Saturn Dance, ad esempio, ci propone delle interessanti sonorità in 8 bit che ricordano le soundtrack dei videogiochi anni '90 a tema esplorazione spaziale. Suoni molto più caldi e sensuali si possono sentire nella traccia di chiusura del disco Silhouette.
In generale risalta il massiccio utilizzo di campioni elettronici, anche a scapito di cassa e rullante, che tuttavia non mancano, soprattutto nelle prima metà del disco. Ponte, per citarne una, è un buon esempio di come sonorità "analogiche" prese dal suono di batterie "classiche" convivono con suoni decisamente meno classici, di ispirazione elettronica e dal gusto decisamente acido.
In Yellow Moon è possibile godere dell'ascolto di un reef di basso dal grande potere evocativo, che ben si sposa con l'utilizzo dei cymbals, i piatti della batteria, che caratterizzano il brano in maniera determinante insieme al synth.
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La recensione Moon Phases di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-16 18:40:01
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