Dieci tracce che restituiscono un cantautorato tradizionale, dall'anima spoglia e genuina.
Ricordi d'argento è il titolo del terzo album di Stefano Nerini, cantautore abruzzese originario della provincia di Teramo. Il nuovo lavoro arriva a distanza di un anno da Immaterial World, un disco che presentava una serie di influenze che andavano dall'elettronica al dark.
In queste dieci tracce inedite il cantautore teramano torna a fare quello che gli riesce meglio, ovvero dare forma a una canzone d'autore di stampo abbastanza tradizionale, raccontando squarci di vita personale in modo genuino e originale, con arrangiamenti scarni e una struttura dei brani affidata principalmente alle parole. La melodia è alla base di una canzone pop che risulta immediatamente orecchiabile, oltre che influenzata da parecchia musica italiana anni Settanta. E se la title-track ricorda vagamente il Rino Gaetano più melodico, brani come "Il complesso di Sebastian" e "Bataclan" guardano ad un cantautorato più underground, con la voce che si fa accompagnare solo dal piano a ricordarci alcuni arrangiamenti del primo Venditti.
Il terzo lavoro del cantautore abruzzese non può certo definirsi un disco travolgente, ma per gli amanti di una certa canzone d'autore (a metà strada fra il taglio nazional-popolare e quello indipendente) Nerini si rivela per più di un aspetto un artista interessante e coerente con la sua idea di fare musica in modo spontaneo.
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La recensione Ricordi d'argento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-30 08:09:26
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