Il canto ipnotico e anticapitalista dell'alternative rock di GOV
I Giardini del Re, terzo singolo estratto da Senza Fine ultimo album di GOV, ci ricorda come spesso sia nell'underground che si trova la musica più interessante.
Già dai primi secondi del brano si viene trasportati in un percorso straniante fatto da chitarre alla Sonic Youth e vocalizzi ipnotici. Il riff di chitarra iniziale è semplice e dal suono volutamente scarno ma accompagna la strofa perfettamente inserito in quello che è il mood della canzone. Un singolo dichiaratamente contro il capitalismo che vive di atmosfere malinconiche e ricorsive, quasi a mostrare il reiterarsi instancabile del sopruso verso il più debole.
Con la sua voce GOV ammaestra un lamento per racchiuderlo in un canto autentico dove il sound rispetta la semplicità e gli stilemi del genere. I suoni e la produzione sono di ottimo livello considerando che il disco non è stato inciso ad Abbey Road, inoltre ci sono delle sezioni noise molto interessanti all'apertura e alla chiusura del brano che testimoniano lo stile eclettico di GOV.
GOV è un artista interessante sotto molti punti di vista. Lo spaziare attraverso generi molto diversi porta sempre delle influenze nel proprio stile e nella propria musica. La cosa forse più importante è che prima di ogni cosa GOV è un musicista nel vero senso della parola, uno che con gli strumenti, tutti, ci gioca e si diverte ed infondo è questo che fa la vera differenza.
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La recensione I Giardini Del Re di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-28 20:01:00
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