Un debutto promettente con qualcosa da migliorare, ma tanti ottimi spunti e intuizioni. Un pop rock indipendente, radiofonico prodotto da una band dalle buone prospettive.
The captain loses every time è il primo lavoro discografico dell'omonima band formatasi nel 2020.
Si tratta di una raccolta di 5 canzoni che si muovono tra rock e pop rigorosamente in 4/4 con qualche deriva più heavy, tra inserti di doppia cassa e ritornelli crashati. I testi oscillano tra la nostalgia, il bisogno di una reazione a ciò che non va e l'incapacità di metterla in atto e non deludere i propri affetti.
Al livello musicale batteria e basso, che dovrebbero essere la parte pulsante della band, risultano molto scarichi su kick, rullante e attacco del basso. Manca il mordente che serve a tenere a galla la sezione ritmica sul mare di chitarre degli arrangiamenti. A poco valgono i tentativi di forzare la batteria con doppia cassa o frasi sul crash, perché manca la pancia sulle frequenza basse. Le chitarre fanno un grandissimo lavoro di caratterizzazione e, per quanto vogliano essere grintose, si allineano a canoni più pop rock che rock puro.
Intendiamoci: non è un male, ma il rischio è che il disco possa vivere di questo continuo fraintendimento tra rock e pop rock. Questo è ottimo pop rock grintoso e, nonostante testi molto evocativi e poco diretti, di facile ascolto e ottima presa.
Capitolo a parte per la voce che non graffia e non brilla per profondità di interpretazione su testi che forse meriterebbero un po' di ricerca introspettiva in più. Si tratta di una voce che rischia di perdersi nel muro di suono degli arrangiamenti. Nonostante la pronuncia dell'inglese non sia sempre al top, in generale e al netto dei problemi su citati, il canto risulta intonato e ben scandito e dunque la voce riesce a raggiungere l'obiettivo finale che è quello di narrare e di indirizzare l'ascoltatore nel viaggio musicale.
Al livello di produzione si nota la voce ben fuori dal mix come da manuale del missaggio pop e una sorta di patina sui suoni di chitarra, che li rende meno crudi e più rotondi. Anche questo procedimento, raggiungibile con modulazioni, delay e reverberi e bagaglio tipico della musica pop.
In definitiva The captain loses every time è un bel disco di debutto, un ottimo punto di partenza. Dentro si trovano tante future possibili strade stilistiche, dall'appesantimento del sound fino alla possibilità di inserire dell'elettronica o, al contrario, di rendere più acustiche alcune parti. Sarà la capacità di questa band di evolversi in una o più di queste direzioni a sancire la qualità della strada che potranno fare. intanto l'ascolto di questo EP risulta fluido e i suoni utilizzati riescono a caratterizzare e rendere riconoscibile il panorama sonoro di questa band.
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La recensione The Captain Loses Every Time di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-16 17:58:32
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