Un pop elettronico e cantautorale per raccontare dolcemente una generazione sempre più disunita
Tommaso Zoppello ha iniziato a pensare alle dieci tracce dell'album "La somma delle parti" nel suo garage durante i primi mesi di pandemia, per poi coinvolgere i soci veneti del Galassia Club.
Il brano d'apertura Sigla (somma delle parti) e la successiva canzone Notte presentano subito un bel pop elettronico e cantautorale, dal gusto dolceamaro, malinconico e vintage. Esisti porta una ventata di dance e dubbi: "Oltre le tue password, cosa ricordi e perché? Cosa ricordi di te?". Se Sfizio varia l'andamento del disco con interessanti effetti sulla voce e cambi di ritmo, Porcellana mostra un lato più intimo e romantico della scrittura. Dopo il divertissement Girarigira, arriva una svolta rock con Silos mentre Bricolage conferma la capacità di comporre canzoni orecchiabili che coniugano la musicabilità a messaggi intensi e profondi. Domande alza l'asticella dell'ironia, con una coda strumentale ricca di suspense da far west, e Fine (somma delle parti) chiude il lavoro con una vena sinfonica.
I testi raccontano, con leggiadria e delicatezza, le sensazioni di una generazione che partiva già abbastanza disgregata e che si è ritrovata a disunirsi ulteriormente, per citare "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino. Nel distanziamento sociale, dietro le mascherine, nelle chiusure, nella poca comunicazione, ci siamo persi ancora un po'.
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La recensione La Somma Delle Parti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-27 00:00:00
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