Urgenza espressiva alla base di un rock& roll urlato che mutua atmosfere anni 90
L'urgenza espressiva è alla base del progetto Mad Dogs n' Aspirines – gran nome per la band, tralaltro – ed è proprio l'istinto, la nulla ricerca di tecnicismo e di precisione, il fuoco che muove l'EP Classe 6. È un rock&roll urlato, che mutua armonie e atmosfere dal britpop degli anni '90, ma a differenza della grazia compositiva dei fratelli Gallagher, in questo album c'è molta sporcizia, molto distorto, molti pezzi storti e che proprio per questo stanno in piedi e si differenziano dalla "solita" band ispirata agli Oasis o ai Blur.
I testi e il cantato sono una madeleine delle scene punk/pop che hanno riempito le grandi città negli anni '00, citando, qui e là anche un rock molto più classico – come le chitarre e i riferimenti mitologici in VDP – e soprattutto senza mai prendersi sul serio, come nella strumentale Cani che chiude il disco con cantati cazzoni, quelli di un gruppo che ha schiacciato rec e si sta divertendo in saletta. Questa stessa attitudine è evidente anche su disco.
Una buona prova d'esordio che può soltanto prendere due strade: ricercare la pulizia e una concretezza nel suono e nelle strutture, oppure esagerare ulteriormente sul distorto e la sporcizia facendone ancora più che adesso un punto di forza. Intanto, è un bene che sia rimasto un documento della spontaneità degli esordi, imprigionata in questo EP.
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La recensione Classe 6 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-04 13:30:00
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