Musica futurista d'alto livello quella che si ascolta in "Trashcan" di Ageo.Un disco particolare con una musica che non mi piace definire techno, nedrum'n'bass. Perche' Ageo va molto piu' avanti, come nel pezzo d'apertura"Fifa" ed anche in "W la devolucion" dove vi sono splendide incursionietniche su un tappeto sonoro decisamente avveneristico. "Il mio cuore e' unasteroide impazzito" ci fa capire come Ageo, attraverso soluzionielettroniche ed alchemiche, non dimentica che esiste anche una melodia edinfatti questa appare attraverso degli archi splendidamente campionati. Unadance ipnotica. Certamente l'album e' tutto tecnologico,ma questo non vuoldire che Ageo non abbia un cuore. Infatti la simbiosi macchina/anima e'perfettamente riuscita.
"Radio Smeraldina" dalla ritmica piu' lenta, ideale musica di sottofondoper un supermercato intergalattico con tanto di voci orientaleggiantiprelevate da una Chinatown lunare. "Murder" e' un funky che trasudadrammaticita' e che evoca l'ombra di Jacob's Optical Stairway. "Dindi" e'una micidiale dance con grandi suoni malleabili, ed e' incredibile pensareche sia registrata a casa, ma ormai come nel caso della nipponica Vanpire edel suo splendido disco "Balu*bola" prodotto dal grande Tomio Terada, lequattro mura di casa diventano l'avamposto piu' avanzato per elaboraregrandi suoni che contrastino con lussuosissimi studio-recordings."Volcano" e' il pezzo piu' commerciale dell'intero CD, un idealehit-single che pero' non brilla di originalita'.Un piacevolissimo documento tutto sommato.
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La recensione Trashcan di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-12-12 00:00:00
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