Il Limbo delle anime perse avvolge le cuffie attorno alle orecchie, è una discesa nelle tenebre della selva oscura tra i sospiri dei dannati. Una voce calda e cavernosa ci guida nell'abisso, lungo il fiume nero dei rimpianti e delle domande senza risposta, che scorre con la forza tranquilla di un rock consapevole di essere potente e ineluttabile, come il destino. La Lussuria è un tappeto volante di desideri e polvere in cui cadere, sarà per questo che le parole Lust e Dust somigliano tanto a due sorelle inglesi. Nel frattempo l'amore è capace di attraversare tutti i peccati della Terra (Gluttony, Greed, Heresy), mentre la rabbia si prende sempre più ettari di questo pazzo mondo alle prese con guerre, conflitti, violenze subdole e sussurrate (Wrath, Violence). In fondo spesso la vita è una sorta di navigazione tra gli imbrogli, i tradimenti (Fraud, Treachery) e le sponde dell'Acheronte, l'unico corso d'acqua a non risentire della siccità. Ma persino alla foce del fiume infernale si aprono il mare, le stelle e le speranze.
Così stavolta Maurizio Vaiani in arte RosGos ci porta nei nove Circles dell'Inferno della Divina Commedia, a poco più di 700 anni dalle morte di Dante Alighieri. Le sonorità del disco spaziano molto: rock d'autore, alternative, gotico, new wave, musica elettronica. Suona tutto molto contemporaneo e intenso, come sempre.
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