Un singolo alla vecchia maniera, dove nella durata minima di quasi nove minuti sono racchiusi tre brani. Un singolo alla vecchia maniera pubblicato con il coraggio della tripartizione, che suona anche come una legittima e benedetta dichiarazione di aver bisogno di un po' più di spazio per chiudere un discorso, seppur piccolo. Non tutti hanno il dono della sintesi, e aldilà dei vincoli e degli obblighi che vigono per entrare nel mercato della discografia, vedere qualcuno che accantona per un momento queste regole non scritte dà sollievo.
Paco Sangrado ama avvolgere la propria scrittura da un fumoso alone di elettronica, dalle sfumature vagamente dream pop percepibili in Statici, title track del singolo, all'ambient di Skinhead Girl, fino agli accenni di techno che sostengono il migliore di questi tre brani, Chiavi. La produzione dei brani è affidata alle mani di Gone ed Edoquarto, un nome che poco alla volta sta cominciando a suonare con maggiore frequenza dietro alcuni interessanti progetti lombardi.
Dal lavoro dei produttori il trittico di canzoni ne esce lavato, reso in qualche modo puro, di una purezza malinconica, a tratti languida. "Domani ho un esame di coscienza/ci morirei senza", sono questi i versi che chiudono i giochi, lasciando il tutto aperto, emotivamente parlando, facendoci rendere conto che Paco Sangrado ci ha lanciato un piccolo gavettone di colori freddi. La formula funziona, perché durante l'ascolto non sappiamo dove andare ad aggrapparci, scivolando.
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